In che cosa consistono le notevoli novità che coinvolgono il sistema sportivo? Questa è di certo una domanda che si pongono in molti, alla quale andremo a rispondere proprio in questo articolo. Di recente, il Senato ha approvato il disegno di Legge Delega sullo sport e le cose sono cambiate non poco. Scopriamo quali sono i principali cambiamenti da conoscere e considerare.
Cosa comporta l’approvazione di questo disegno di legge
Pochi giorni fa, il disegno di Legge Delega in oggetto è stato approvato definitivamente dal Senato, portando con sé numerose incertezze e suscitando molte polemiche. Infatti, tra le conseguenze ipotizzabili ci potrebbe essere anche l’esclusione della Delegazione Italiana dalle prossime Olimpiadi che si terranno a Tokyo nel 2020. Oltre a questo, un’altra ipotesi riguarda un eventuale annullamento delle Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina. Per ora si tratta soltanto di potenziali decisioni che si realizzerebbero in futuro e con una bassa percentuale di probabilità, ma che comunque hanno creato un notevole sconcerto presso gli organi competenti.
Il CIO (Comitato Internazionale Olimpico) ha formulato l’idea di una temporanea sospensione del riconoscimento del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) come organo preposto all’organizzazione dei principali eventi sportivi. Infatti, questa sorta di riforma voluta dal Governo Conte non rispetterebbe i principi ispiratori della Carta Olimpica relativi all’autonomia del CONI, un aspetto di rilevanza fondamentale nella gestione delle discipline sportive. Entriamo nel dettaglio.
I cambiamenti nel mondo sportivo conseguenti all’approvazione del disegno di Legge Delega sullo sport
Il primo cambiamento deciso dalla nuova legge recentemente approvata si riferisce ad un riordino del CONI, conseguente ad una netta separazione con il Comitato Olimpico. Oltre a questo, è utile sapere che il CONI Servizi Spa è l’azienda che segue lo sviluppo economico dello sport mediante la gestione dei finanziamenti annui elargiti dallo Stato. Tuttavia, in seguito alle nuove normative, il CONI Servizi è stato sostituito dalla Società Sport e Salute Spa, che dovrebbe ricevere parte dei fondi precedentemente di unica pertinenza del CONI Servizi.
Secondo le nuove regole, circa il 32% delle entrate fiscali che lo Stato programma per il CONI dovrà venire suddiviso con la Società Sport e Salute. In questo caso si parla di cifre decisamente ingenti, ovvero centinaia di milioni di euro da frazionare in differenti quote.
Se da un lato il Governo assicura che tale decisione è stata presa per semplificare la complessa burocrazia del sistema sportivo italiano, aumentando la trasparenza in seguito alla scomparsa dei conflitti d’interesse, d’altro lato il CIO ha confermato la sua perplessità. Infatti, viene sottolineato come il CONI non debba subire decisioni unilaterali da parte del Governo, ma unicamente seguire il proprio statuto, la Carta Olimpica e le regolamentazioni delle organizzazioni sportive internazionali affiliate.
Altri dettagli da conoscere sul nuovo disegno di Legge Delega
I mutamenti relativi alla riforma sportiva hanno quindi messo in allarme molti organi preposti alla gestione delle attività sportive, soprattutto per quanto concerne l’autonomia del CONI, un’organizzazione che ha sempre goduto della piena fiducia degli organi competenti.
Nonostante il sottosegretario Giorgetti abbia minimizzato le preoccupazioni inerenti al disegno di Legge Delega, assicurando che l’emanazione dei decreti in via di approvazione potrà risolvere tali problematiche, i dirigenti di CIO e CONI continuano a mostrarsi molto destabilizzati. Un comune auspicio è quello che l’applicazione dei decreti legislativi possa essere effettuata con misura ed equilibrio, nell’ottica di salvaguardare al massimo gli ideali dello sport, per l’interesse delle comunità di atleti e appassionati.
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