Compensi sportivi e non solo: le ultime novità

ragazze sportive che parlano in palestra

Spesso, si tende a guardare tutti quei programmi televisivi che trattano dei compensi sportivi degli atleti più famosi: quanto prendono all’anno (in casi estremi si tende anche a valutare quale sia il loro guadagno effettivo mensile, settimanale, giornaliero, orario ed al minuto), i compensi che vengono elargiti loro tramite gli sponsor (basti pensare ad uno dei casi di mercato più famosi, quello riguardante il trasferimento di Neymar dal Barcellona al Paris Saint Germain) e le loro attività extra sportive, con i relativi ricavi.

C’è, però, anche il rovescio della medaglia, che spesso non viene considerato: quali sono i compensi sportivi, anche dal punto di vista legale, di tutti coloro che possono essere considerati atleti, iscritti presso le associazioni sportive nazionali, come ad esempio il CONI? In seguito alle ultime novità previste dalla Legge di Bilancio del 2018, sono mutate alcune delle normative che hanno caratterizzato i compensi sportivi negli ultimi anni, in particolar modo per quanto concerne le ASD e le SSD. Vediamo di cosa si tratta.

Gli indennizzi sportivi per gli atleti e le società a livello dilettantistico

Una delle innovazioni di maggior impatto, relativamente ai provvedimenti legati alla deduzione da lavori e da pensioni, riguarda l’innalzamento della soglia degli indennizzi sportivi per gli atleti a livello dilettantistico, dalla somma di 7.500 euro a quella di 10.000 euro. Questo genere di risarcimento (o di rimborso, in base ai casi) viene erogato a tutti coloro che risultano atleti dilettanti (per i quali è necessario dimostrare che siano effettivamente attivi nell’ambito sportivo).

Inoltre, per coloro che risultano possessori (o soci di maggioranza di una società o associazione sportiva di carattere dilettantistico), sono previste delle trattenute a livello economico (che generalmente vanno sotto la voce imposte), pari al 23% per un’indennità superiore a 28.000 euro, oltre ad alcune imposte che corrispondono alla stessa percentuale per quanto riguarda le eccedenze all’ammontare di denaro appena citato.

Nel calcolo di queste somme, non vengono considerate, in alcuni casi, le spese relative agli spostamenti fra città e l’alloggio presso strutture come alberghi. Nell’ambito del conto economico e del bilancio di queste società (o associazioni, relativamente ai casi) vengono considerate invece le basi imponibili da tenere in considerazione, ossia il reddito da lavoro (sia dipendente che autonomo), il reddito relativo all’istituzione (fondiario, attinente ai capitali investiti e delle imprese), ed infine il reddito cosiddetto “diverso”, in cui rientrano tutte le altre voci del bilancio d’istituzione non appartenenti a quelle appena citate.

Le agevolazioni da considerare

Da un punto di vista dei provvedimenti, per quanto concerne l’ambito calcistico, vengono applicati i dettami di una serie di norme economiche, valide per tutte le società regolarmente iscritte ai campionati che vanno dalla Serie BKT fino alla serie D, in particolar modo per quelle che hanno dichiarato fallimento, come l’ex Associazione Sportiva Bari, ad esempio, divenuta Società Sportiva Calcio Bari Società Sportiva Dilettantistica.

Per queste società si prevedono una serie di agevolazioni dal punto di vista fiscale, sia per quanto concerne la modernizzazione degli impianti sportivi e delle infrastrutture (private, come centri d’allenamento, e condivise, come ad esempio lo stadio) che per quanto riguarda l’assunzione di personale afferente ai settori professionali LM47 e LM67, dopo un percorso di studi incentrato sulle Scienze Motorie.

Nello specifico, queste società sportive dilettantistiche possono usufruire di un dimezzamento per quanto riguarda le imposte sui redditi facenti parte del conto economico, a patto che siano ufficialmente riconosciute dal CONI, attraverso una serie di documenti redatti dai dirigenti delle società, con le loro relative firme. Affinché questi atti risultino ufficiali, dovranno però essere controfirmati, in un secondo momento, da un membro del Comitato Sportivo Italiano.

Questi sono solo alcuni dei cambiamenti da considerare e, nel corso del prossimo anno, vedremo chiaramente quali saranno le altre eventuali novità riguardanti i compensi sportivi, le agevolazioni e non solo.

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