Come ben sapete, già da qualche tempo era nell’aria una riforma del sistema sportivo italiano. Alla fine, il mondo dello sport ha affrontato davvero degli importanti cambiamenti che, in particolare, vedono il Comitato Olimpico Nazionale Italiano come protagonista. Ecco tutto quello che dovreste sapere a riguardo: cosa ci dobbiamo aspettare dal CONI dopo la riforma dello sport?
Coni Servizi si trasforma in Sport e Salute
Ne avevamo già parlato più volte, proprio perché si tratta di una delle novità più salienti dell’ultimo periodo. La trasformazione di Coni Servizi in Sport e Salute è avvenuta seguendo la riforma voluta dalla Legge di Bilancio 2019.
Questa azienda pubblica italiana deve condurre con regole manageriali lo sport italiano, operando principalmente nell’ambito delle attività sportive dilettantistiche e con le associazioni sportive di tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di sfruttare al meglio i contributi pubblici previsti per il settore dello sport, salvaguardando però allo stesso tempo l’autonomia del CONI.
Cos’altro cambia dopo la riforma dello sport?
La Legge di Bilancio stravolge dunque le funzioni del CONI, che adesso deve cedere l’autonomia gestionale, economica e organizzativa ai singoli enti sportivi. Concentrerà le sue competenze esclusivamente sull’organizzazione dell’attività olimpica, sotto la stretta supervisione del Governo.
Inoltre, è opportuno sottolineare che tutte le strutture periferiche del CONI avranno più che altro una funzione meramente rappresentativa. Di fatto, quello che emerge dalla nuova Legge di Bilancio si presenta come una sorta di declassamento per il CONI, che fino ad ora era stato l’ente supervisore di tutto ciò che riguardava lo sport in Italia, sia a livello professionale che dilettantistico.
Altre novità in arrivo per gli operatori sportivi
Difficile dire quali saranno le altre novità in arrivo per gli operatori sportivi. Probabilmente, per capire quale sarà il futuro dello sport italiano, sarà necessario attendere gli ulteriori passi in avanti di Sport e Salute. Al momento, è stata firmata una convenzione fra il CONI e quest’ultima, per dare alla luce una più stretta collaborazione operativa.
Sport e Salute ha già erogato 340 milioni in meno di due mesi, assegnando 250 milioni alle Federazioni e 25 milioni ai progetti scolastici ed alle iniziative di “Sport di tutti”. Nonostante queste buone notizie, non sono pochi gli esperti del settore che temono che questa rivoluzione in atto possa incidere negativamente sulla partecipazione degli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokyo 2020e sull’organizzazione dei Giochi Invernali 2026 di Milano e Cortina.
Pertanto, ci terremo aggiornati e faremo del nostro meglio per raccontarvi le future evoluzioni che vedranno come protagonista il mondo dello sport, il CONI, Sport e Salute e non solo.