Recentemente, si è parlato più volte di modifiche e cambiamenti, di nuove leggi e adempimenti da rispettare per le ASD e le SSD. Anche il progetto relativo alla Legge di Bilancio 2019 merita la nostra attenzione, in quanto contiene disposizioni che potranno avere un forte impatto sul mondo dello sport. Di cosa si tratta?
Gli articoli 47 (Sport Bonus) e 48 (Disposizioni in materia di sport) comportano significative modifiche relative alla gestione delle attività sportive in generale, ai corrispettivi aspetti economico-finanziari e ad ambiti più concreti e vicini alla quotidianità di ogni ASD e SSD. Nei seguenti paragrafi, andremo quindi a delineare in maniera sintetica le più importanti modifiche introdotte dalla legge in corso di approvazione.
La trasformazione di CONI Servizi in Sport e Salute S.p.A.
I primi quattro commi dell’articolo 48 prevedono che l’attuale CONI Servizi cambi la propria denominazione in Sport e Salute S.p.A. Chiaramente, non si tratta di una semplice modifica formale o di facciata: la Legge di Bilancio 2019 richiede infatti che molte mansioni e fondi gestiti vengano di fatto sottratti al controllo del CONI, insieme alle relative competenze e responsabilità.
Secondo il Disegno di Legge, gli incarichi di vertice saranno stabiliti non più dal Comitato Olimpico, ma direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle indicazioni fornite dall’autorità governativa competente in materia di sport. Inoltre, cosa forse ancora più importante, le cariche saranno incompatibili con quelle ricoperte attualmente all’interno del CONI stesso.
Il significato reale e concreto di queste modifiche emerge ancor più quando si considera che Sport e Salute S.p.A. avrà la responsabilità di allocare i finanziamenti alle diverse federazioni sportive italiane (si parla di circa 370 milioni di euro l’anno), “trasferendo” quindi risorse che fino a oggi venivano gestite e controllate direttamente dal CONI stesso.
L’esenzione dall’imposta di bollo prevista dalla Legge di Bilancio 2019
L’ottavo comma dell’articolo 48 dispone l’estensione dell’esenzione dall’imposta di bollo a tutti gli atti (dichiarazioni, attestazioni, contratti, etc.) relativi alle associazioni e società sportive dilettantistiche senza fini di lucro, riconosciute dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Questa norma è importante, proprio perché completa e in essere fin dal 2002 per le federazioni sportive e gli enti di promozione sportiva. Con la Legge di Bilancio 2019, tutti gli enti collettivi che operano in ambito sportivo verranno posti al di fuori del perimetro di applicazione dell’imposta di bollo, razionalizzando di fatto la situazione e limitando lo spazio lasciato all’interpretazione, da sempre fonte di possibili errori anche per gli utenti e gli associati.
Credito d’imposta per erogazioni liberali
Nella versione attuale, l’articolo 47 della Legge di Bilancio – in corso di approvazione – conferma e amplia il credito d’imposta previsto dalla legge di bilancio scorsa, relativo alle erogazioni liberali finalizzate alla manutenzione e al restauro degli impianti sportivi pubblici o alla realizzazione di nuove strutture sportive.
Questa agevolazione comporta un credito di imposta corrispondente al 65% di quanto erogato nell’anno (sia per importi a favore dei proprietari dell’impianto che a favore dei soggetti che detengono la concessione dell’impianto stesso) e non può essere cumulata, per una stessa erogazione, ad altre agevolazioni previste da disposizioni di legge diverse.
Potranno accedervi persone fisiche, enti non commerciali e soggetti caratterizzati da reddito di impresa: ciò che cambierà saranno la modalità di calcolo e i limiti associati al bonus. L’importo complessivo stanziato dallo Stato sarà pari a 13,2 milioni di euro.
Per scoprire quali saranno le effettive novità da prendere in considerazione, sarà utile seguire i futuri sviluppi. Pertanto, non perdetevi i prossimi articoli.
