Sono 7 milioni gli italiani che ogni anno praticano sport grazie ai 15 Enti nazionali di promozione sportiva, questo determina sicuramente un ruolo importante per lo sport di base, quello che opera sul campo e ha un elevato valore sociale. Grazie alle Associazioni Sportive Dilettantistiche che operano nel rispetto dell’integrazione offrendo un supporto di utilità sociale e i relativi servizi di volontariato, lo sport di base è un pilastro unificatore del tessuto sociale.
Nel suo intervento il deputato Bruno Molea ha dichiarato: “Se lo sport di vertice ci fa emozionare con le sue medaglie, è lo sport di base con il suo alto valore sociale che compie le imprese più belle in termini di rispetto, integrazione, inclusione sociale. Gli andrebbe per questo riconosciuta una sua autonomia”.
Già capogruppo alla Camera di Civici e Innovatori, questo è stato il suo pensiero quando ha avuto parola all’audizione con il Ministro allo Sport Luca Lotti, alle commissioni congiunte di Cultura e Istruzione di Camera e Senato.
Far emergere lo sport di base
Chiamarlo di base lo relega quasi a “cenerentola” sportiva, mentre è vero il contrario, sappiamo, infatti, che lo sport di base ha un’importante funzione educativa, riabilitativa e non di meno sociale, parliamo di un settore strategico e fondamentale.
Certo non emoziona il grande pubblico degli spettacoli sportivi Tv, non ha neppure il supporto dei grandi sponsor, non ha seguito di fan e appassionati d’Italia, ma pensiamo solo per un momento se non ci fossero più le tante Associazioni Sportive Dilettantistiche, quelle che seguono i ragazzi, la loro formazione educativa e sociale, che paese verrebbe fuori?
Da qui la necessità del riconoscimento dello sport di base, giusta e sacrosanta, alla quale la politica di governo dovrebbe prestare più attenzione e ovviamente supporto, sostenendo le tante iniziative con contributi economici. Investire sui ragazzi vuol dire investire sul futuro, ammesso che vogliamo averne uno!
Un passo avanti
La legge Fossati-Molea va in questa direzione, in altre parole, il giusto riconoscimento a tutto il settore degli sport di base, offrendo la giusta possibilità di emergere. Questo fa ben sperare che l’attuale Governo e più da vicino il Ministro Lotti, lasci un segno indelebile per tutto il settore, i tempi sono più che maturi, non occorre attendere oltre.