ASD e SSD riconosciute dal CONI: l’addio all’imposta di bollo

Imposta di bollo
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Negli ultimi tempi e, soprattutto, dal 1° gennaio 2019, le novità per le associazioni e le società sportive dilettantistiche non sono state poche. Oggi parliamo dell’imposta di bollo.

Fino a poco tempo fa, proprio come indicato nel vecchio art. 90 (comma 6, L. 289/2002), l’esenzione dall’imposta di bollo era prevista solamente per le ONLUS e per gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI. Attualmente, anche le associazioni e le società sportive dilettantistiche (pur sempre ufficialmente riconosciute dal CONI) fanno parte di questo gruppo “privilegiato”.

I dettagli dell’esenzione

L’esenzione prevista è relativa a differenti tipologie di documenti, atti e registri, ma anche alle istanze, ai contratti, alle attestazioni, alle certificazioni e alle dichiarazioni “poste in essere o richieste”, e persino alle relative copie “anche se dichiarate conformi”. In pratica, si tratta di un’esenzione a dir poco assoluta, proprio come definito dalla Legge di bilancio 2019 del 30 dicembre 2018, precisamente all’interno dell’art. 1 comma 646 (“Atti, documenti e registri esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto”).

Pertanto, si tratta di una buona notizia per le ASD e le SSD, soprattutto considerando che il 2019 prevede tante altre novità ancora da riscontrare, che vanno ben oltre l’imposta di bollo. Chiaramente, non saranno tutte positive, ma faremo certamente del nostro meglio per tenervi aggiornati.

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