In queste ultime settimane se ne parla molto spesso, chiaramente la questione è scottante, riguarda decine di miglia di persone impegnate nel volontariato del Terzo Settore, che stando alle parole del Dott. Gabriele Sepio pubblicate su Il Sole 24 Ore, siamo di fronte ad una “babele” che ha bisogno di essere riordinata e messa nelle condizioni di operatività e trasparenza.
Stando a quanto riporta il testo del giornale, sarebbero un centinaio le agevolazioni fiscali destinate al Terzo Settore, per il quale è tempo di metterci mano e sistemare la giungla che si è andata a infoltire in questi ultimi anni.
Dei quasi cento incentivi e sgravi fiscali, 52 di questi sono tra quelli di maggiore risonanza per le oltre 300 mila entità del mondo no-profit: tra imposte agevolate, cessioni gratuite, deducibilità, forfetizzazione per Iva e Ires e aliquote ridotte in alcuni casi.
Occorre un nuovo ordinamento sulle agevolazioni
Il settore attende un riordino in materia fiscale da molto tempo, di fatto ci stanno lavorando, un gruppo di esperti del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta programmando una nuova legge delega per riformare il Terzo Settore (Legge 106/2016), che dovrebbe vedere la luce entro il prossimo 2 luglio per l’approvazione dei decreti previsti.
Secondo il Dott. Sepio le misure eccessive rallentano i percorsi che diventano così poco chiari e spesso disordinati, appunto il caos! Infatti, riporta Sepio, dove non c’è chiarezza non si centrano le possibilità, e questo lo sanno benissimo gli addetti ai lavori del Terzo Settore che hanno a che fare con dinamiche asfissianti a causa dell’eccessiva regolamentazione che spesso va interpretata e non semplicemente applicata.
Giusto sostenere il volontariato
Chiaro che il Terzo Settore va regolamentato e allo stesso tempo sostenuto, ed è proprio questo il punto che più preoccupa gli interessati, perché hanno il timore che la riforma sia “punitiva”, con tagli e riduzioni delle agevolazioni, tradotto la fine di gran parte di questo mondo di cui il paese non può fare a meno!